corso 2020 masterclass Cosa abbiamo fatto

Masterclass “Le radici culturali della violenza”

in profondità su parole, temi e questioni complesse

Percorso formativo on line di 4 incontri, introdotto da un evento a sorpresa
e dalla presentazione del libro Maschilità e cura educativa

Coordinamento scientifico: Cristiana Ottaviano (Università di Bergamo),
Stefania Girelli
(L’Ombelico onlus), Martina Rosola (Alilò futuro anteriore)

Può essere utilizzata la Carta del Docente

Per iscriversi occorre inviare una mail a alilofuturoanteriore@gmail.com specificando:
nome, cognome, età, titolo di studio, eventuale professione esercitata

Le modalità di pagamento e di collegamento verranno comunicate via email

Proteo Fare e Sapere è Ente Accreditato/Qualificato per la Formazione DM. 170/2016 del MIUR

Sarà rilasciato attestato di frequenza (in base alle ore effettive di presenza)

Cosa abbiamo fatto

Rinascere nonni

Performance teatrale

Performance teatrale di 35’ (con 1 attore, 1 attrice e una voce narrante) che si presta ad aprire un dibattito aperto al pubblico, con eventuale contributo di esperti/e di legami, generazioni, processi di invecchiamento e nonnità. Questa seconda performance nasce da Alilò. Ri-nati nonni ma si sviluppa attraverso una narrazione che mette in scena un uomo e una donna, che invecchiamo e ri-nascono nel momento in cui diventano nonni di una bambina.
Con Sophie Hames, Cristiana Ottaviano e Luciano Togni. Testi di Cristiana Ottaviano

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Hanno collaborato a questo progetto
Cristiana Ottaviano
Cristiana Ottaviano

Docente di sociologia

Vanni Maggioni
Vanni Maggioni

Insegnante, poeta

Pubblicazioni collegate
Cosa abbiamo fatto

Bellamente felici: il sogno educativo?

Corso di formazione per adulti con ruoli educativi

Genitori si diventa, soprattutto scegliendo. Adulti si cresce, anche soffrendo. Educatori/trici ci si realizza, forse amando.

Genitori, adulti, educatori/trici si costruiscono consapevolezze e relazioni per essere radici e antenne, terra e seme, mente e corpo: quindi possibili pro-motori di bene-essere, ovvero di reciproca ri-generazione e mutua felicità possibile (per sé, per figli/figlie, per altri/altre).
Il percorso affronta questo tema coinvolgendo, dopo un primo momento laboratoriale di raccolta di domande/aspettative dei partecipanti, le competenze di esperti che, affidandosi alle neuroscienze per un approccio scientifico ai processi cognitivi, emotivi, relazionali, condurranno un’attività di apprendimento delle dinamiche che connotano l’evoluzione della personalità, dei comportamenti, delle emozioni di chi con/per noi nasce, cresce, sceglie, lascia, abbraccia.

Obiettivi
Stimolare una riflessione critica sui processi di sviluppo mentale ed emotivo delle nuove generazioni nel contesto della complessità contemporanea e in relazione alle domande/attese dei soggetti coinvolti.

Metodo
Brainstorming, stimoli letterari e poetici, lavoro di gruppo

Hanno collaborato a questo progetto
Cristiana Ottaviano
Cristiana Ottaviano

Docente di sociologia

Vanni Maggioni
Vanni Maggioni

Insegnante, poeta

Cosa abbiamo fatto

Bullismi. Le radici culturali della violenza: conoscere, agire, educare,…

Corso di perfezionamento post-laurea (anche triennale) presso l’Università degli Studi di Bergamo.

Il corso, unico nel contesto del Nord-Italia, coniuga, in ottica di prevenzione, due ambiti di interesse: i bullismi – rigorosamente desclinati al plurale – e la violenza di genere, mettendo in evidenza le radici comuni e le reciproche connessioni tra relazioni prevaricanti e violenza. Da un parte, si vuole affrontare il fenomeno dei diversi bullismi, sempre più frequentemente segnalati nel contesto nazionale, così come nelle cronache locali. Dall’altra, si risponde alla necessità di approfondire la conoscenza degli strumenti necessari per affrontare la drammatica situazione determinata dalle violenze di genere (stalking, violenze psicologiche, omofobia istituzionale e sociale…).
Il corso ha l’obiettivo di supportare operatrici e operatori che a livello istituzionale, sociale, educativo, culturale sono chiamate/i a riconoscere criticamente e a intervenire su tali fenomeni, ma anche e soprattutto a mettere in atto quei fondamentali processi di cambiamento culturale e relazionale che consentano di prevenirli.
Il corso intende proporre e condividere riflessioni critiche e offrire strumenti operativi, attraverso una modalità formativa attiva e partecipante, nella tradizione di Alilò futuro anteriore, per l’attivazione di iniziative concrete, finalizzate a diffondere una cultura e una prassi di relazioni basate sul rispetto delle diversità, sul superamento degli stereotipi e sull’inaccettabilità della violenza, in qualsiasi forma essa si manifesti (fisica, verbale, sessuale, psicologica…).

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Corso Simpios – Unibg – Alilò

Corso di aggiornamento sulle infezioni nelle organizzazioni sanitarie: formazione, comunicazione, motivazione

Per sei giorni, tra aprile e maggio 2015, un gruppo di operatori e operatrici sanitari, provenienti da diverse regioni d’Italia, hanno partecipato ad un percorso di aggiornamento relativo alla riduzione delle infezioni sanitarie alternando moduli motivazionali (prevalenti per intensità, durata e innovazione) e moduli prettamente tecnici: contenitori non ermetici ma comunicanti.
L’utilizzo articolato dell’espistemologia afferente alle discipline della psicologia della salute, delle culture organizzative, della pedagogia critica e sociale ha permesso di motivare i partecipanti a sguardi inediti e intensa partecipazione. L’uso di differenti linguaggi, la valorizzazione di continui “baratti” tra esperienze in piccoli gruppi, l’esplorazione di metodologie fortemente attive ha fatto emergere il desiderio e la necessità di dare continuità a questa tipologia di aggiornamento, premiando la scelta coraggiosa di Simpios nello scegliere con Alilò e l’Università questo tipo di impostazione.
A conferma di ciò i partecipanti si sono autonomamente costituiti in un gruppo che continua a scambiare informazioni, esperienze, domande attraverso gli strumenti dei social network.

Hanno collaborato a questo progetto
Cosa abbiamo fatto

Immaginare / generare / sperimentare

Laboratorio intergenerazionale quartiere di S. Tomaso (Bergamo) per un welfare prossimo

S. Tomaso: quartiere urbano, 7000 abitanti (oltre 2000 over 65 e 600 anziani soli); fragilità diffuse tra le coorti demografiche e le tipologie di famiglie. Qui, dopo una sperimentazione nel quartiere della Malpensata, Alilò ha coordinato un progetto cui partecipano la Federazione dei Pensionati CISL, le ACLI e il Centro terza Età del Comune di Bergamo. Obiettivo: sviluppare un intervento complesso e condiviso con/tra le reti e i soggetti sociali esistenti come risposta a bisogni ex-sistenti. Si realizza da ottobre 2017 uno Sportello sociale, gestito da Alilò con una giovane risorsa reperita con bando pubblico. È una sperimentazione monitorata di welfare generativo e intergenerazionale, che coinvolge – con dispositivi formativi e metodologie di rilevazione delle domande – risorse del quartiere, reti informali, risorse delle istituzioni (Assessorato alla coesione sociale del Comune di BG, l’istituto Palazzolo, l’ASST, il sistema bibliotecario).

Progetti in corso

Componimento sui generi(s)

Performance teatrale – Atto unico in 30’ – con Mauro Danesi, Sophie Hames, Cristiana Ottaviano

Questo lavoro teatrale nasce da una ricerca scientifica (condotta presso l’Università di Bergamo da un’équipe pluridisciplinare) sui temi dell’evoluzione dei generi nel contesto contemporaneo. È indagato il retroterra di quei costrutti culturali, atteggiamenti e assunzioni di ruolo che producono, in conseguenza, discriminazioni, violenze, esercizio distorto del potere, sensi di colpa, mancate consapevolezze sui processi di cambiamento sociale e culturale… necessari a una co-evoluzione del femminile e del maschile, di donne e uomini.
La performance mette in scena e svela ambiguità, ambivalenze, costrizioni, abitudini che precedono e, spesso, producono appartenenze di genere subite come gabbie o destini, e non vissute come personali percorsi di identità evolventi. In tale crogiuolo è possibile percepire il nocciolo duro e buio delle ombre che generano dominio, ma anche gridi/a di luce che da nuove consapevolezze e responsabilità educative possono essere messe in gioco, traversando confini.
Questa proposta artistica e culturale, già sperimentata efficacemente sul tema delle relazioni intergenerazionali – con lo spettacolo “Alilò rinati nonni domani” – coniuga l’indagare per conoscere, il ri-conoscere per comunicare, il narrare per creare. Scienza, metodo e passione si intrecciano in forme espressive inedite e, quindi, stimolatrici di attenzioni e promotrici di coinvolgimenti. Pulsa la compresenza costitutiva di eros e logos che, questa volta, con-sente di affrontare un tema oscuro e profondo (troppo spesso ideologicamente affrontato), quale quello del rapporto tra il femminile e il maschile e dei ruoli di genere. Si esplicitano suggestioni e traiettorie che si prestano anche a prefigurare percorsi formativi, partecipati e creativi, in scuole, associazioni, enti e organizzazioni sociali, contesti lavorativi.

Nello specifico questa performance teatrale è stata più volte proposta all’interno di una struttura artistico-logoica intitolata “Le ombre del buio. Origini (quasi) nascoste della violenza di genere“, preceduto dalla proiezione della video-inchiesta di Alessandra Ghimenti “Il cielo è sempre più blu” e seguita da un dibattito pubblico.

LA PERFORMANCE TEATRALE È FRUIBILE ATTRAVERSO LA RIPRODUZIONE IN VIDEO

Una replica del 2018 è disponibile in video (su richiesta, a pagamento)

Si ringrazia per la collaborazione Luigia Calcaterra

 
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Cosa abbiamo fatto

Piccolo Uovo e altre storie

Un attore, Mauro Danesi, e un’attrice, Laura Mola, presentano in forma teatrale alcuni libri per l’infanzia liberi da stereotipi. Si narra di famiglie diverse, tutte belle e speciali e di bambine e bambini che vogliono semplicemente realizzare i loro sogni.

La performance (di 20 minuti) è pensata per un pubblico dai 5-6 anni e si presta per un confronto successivo con il giovane pubblico; può essere utilizzata anche come dispositivo formativo con adulti. In questo caso è accompagnata da una relazione sul ruolo delle fiabe.

Si ringrazia per la collaborazione Luigia Calcaterra

Laura Mola
Laura Mola

Attrice, performer

Cosa abbiamo fatto

Le radici culturali della violenza

Corso di formazione promosso da Alilò futuro anteriore

Il corso (della durata di 25 ore) intende fornire un’occasione di formazione per l’implementazione di iniziative finalizzate a diffondere una cultura e una prassi di relazioni basate sul rispetto delle diversità, sul superamento degli stereotipi e sull’inaccettabilità della violenza, in qualsiasi in qualsiasi forma essa si manifesti (fisica, verbale, sessuale, psicologica…).

Il percorso formativo intreccia linguaggio del corpo, della mente e delle emozioni e propone un’offerta formativa articolata in:

  • 1 evento teatrale di apertura (2 ore);
  • 5 incontri formativi di 4 ore ciascuno (20 ore);
  • 1 incontro guidato, presso il Centro antiviolenza di Bergamo Centro Aiuto Donna (3 ore).

Il corso si è svolto da marzo a maggio 2018.

Cosa abbiamo fatto

Alilò. Ri-nati nonni domani

Performance teatrale di 55’ (con 2 attori e 4 attrici) che si presta ad aprire un dibattito aperto al pubblico, con eventuale contributo di esperti/e di legami, generazioni, processi di invecchiamento e nonnità. Un’indagine sociologica ha trovato nella costruzione di una performance teatrale un esito tanto inaspettato quanto efficace, ‘aperto’, evolvente. Si realizza così una feconda convivialità tra metodo scientifico, arti-ficio teatrale, pienezza umana.
Il lavoro sociologico sul campo che ha preceduto la realizzazione della performance ha fatto emergere, soprattutto nella dimensione calda della relazione interpersonale, spaccati di realtà e di emozioni che una ‘classica’ esposizione accademica, da sola, rischierebbe di non poter pienamente com-prendere. 
L’evoluzione nel rapporto tra nonni (biologici e non) e nipoti; le nuove forme della relazione educativa tra generazioni, concezioni e vissuti delle famiglie nel tumultuoso mutare dei contesti; l’ambivalente rapporto con i diversi strumenti di comunicazione; dimensioni, consapevolezze e rimozioni dei processi di invecchiamento: sono alcuni dei temi ‘precipitati’ con diversi linguaggi nella performance.

Si realizza, quindi, una modalità innovativa e sperimentale per la restituzione di ciò che dalla ricerca si è appreso, anche come valorizzazione della ricchezza e degli stimoli che l’incontro con questa generazione di nonne e nonni, pronti a ri-nascere con i nipoti, ha regalato.

Con Alfio Campana, Sophie Hames, Clara Luiselli, Laura Mola, Cristiana Ottaviano e Luciano Togni

testi di Cristiana Ottaviano

regia di Paolo dal Canto

Hanno collaborato a questo progetto
Cristiana Ottaviano
Cristiana Ottaviano

Docente di sociologia

Laura Mola
Laura Mola

Attrice, performer

Vanni Maggioni
Vanni Maggioni

Insegnante, poeta

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