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Un buon vento dal territorio: 10 borse di studio…

23 GENNAIO 2016

Bullismi. Le radici culturali della violenza: Conoscere, agire, educare, prevenire

Fondazione Zaninoni, Rete RE.A.DY., Arcigay Bergamo Cives e soggetti privati soffiano nelle vele Grazie al contributo di Alillò, Associazione Aiuto Donna-Uscire dalla violenza, Fondazione Zaninoni,  Rete RE.A.DY., Arcigay Bergamo Cives e soggetti privati, ieri – presso la sede di Caniana dell’Università di Bergamo – sono state assegnate 10 borse di studio. Sulla base di prestabiliti criteri di equità solidale e ‘rivelazioni’ messe in gioco nei colloqui motivazionali, la Commissione ha composto la graduatoria, godendo di una sorpresa: le partecipanti hanno mostrato profili e esperienze pluriverse e ragioni dell’essere lì connotate da consapevolezze e passioni, tra cittadinanza piena e svilupo professionale e personale. Le ‘magnifiche dieci’ compongono il primo nucleo del gruppo di corsisti/e che si andrà completando nei prossimi giorni in vista della partenza del corso prevista il 4 marzo (ultimissimi posti ancora disponibili).
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Carvico ovvero “periferie avvincenti”: eros e logos per cambiare.…

26 NOVEMBRE 2015

100 persone (90 DONNE) hanno riempito la sala della scuola (il teatro è stato negato da timorosi/in-consapevoli ministri del vero mai cercato) per la nostra proposta di performance. Piccoli inciampi tecnici hanno ritardato l’ingresso in sala. Ma non si sono afflosciate attese, attenzioni, gioia (sì, c’era anche gioia) desiderio di sentire, vedere, dire, dirsi. Forse anche perchè donne e uomini del territorio  (donne e uomini dell’ente locale appassionati di glocale) hanno avviato percorsi di consapevolezze e inclusione, forse perchè maschile e femminile interrogano sempre piu coscienze, biografie, avvenire, responsabilità. Lievito di comunità  sorprendente, che non si acquieta nel rassegnato imperialismo mediatico-culturale degli ultimi 30 anni: percezione di speranza (il riscatto parte dai margini indomiti di fronte a domande nuove? Il centro sembra correre sul posto, come un corridore  allo specchio). Grande performance della compagnia, avvincente dibattito (non voleva mai finire), condotto da una lilith-docente, tessitrice di fili della ragione ed e-mozioni del vivere. E poi fuori, nei corridoi di un luogo di consegna generazionale decisiva, ancora con-tatti, parole, appuntamenti, accoglienza, convivialità. Futuro anteriore in movimento. E domani si continua…
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Corso Simpios – UnibBG – Alilo

16 MAGGIO 2015

34 operatori/trici sanitari/e impegnati/e professionalmente ad una lotta decisiva contro le infezioni che si sviluppano nelle strutture sanitarie:  a Bergamo in Università hanno partecipato ad un percorso formativo dove i temi centrali non sono state le resistenze dell’ultimo antibiotico scoperto o i protocolli dell’OMS ma i processi di innovazione della comunicazione, di integrazione tra competenze, ruoli professionali, di consapevolezza delle evoluzioni dei contesti culturali e sociali in cui si sviluppa la loro attività, il sostegno alla motivazione che genera cambiamento, la scoperta che senza nuovi linguaggi e senza prassi inedite la lotta ai bacilli è vana, anche con i tremendi tecnologici in possesso. Alilò futuro anteriore ha progettato, invisibile e forte, questo percorso commissionato da Simpios (Società Italiana Multidisciplinare…) in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Umane e Sociali dell’Università di Bergamo. Con Greta e Vanni hanno pennellato tracce Cristiana, Mauro, Luigia, Serena, Emiliana. Complici alcuni/e docenti universitari di solida tensione umana (Ivo Lizzola, Paride Braibanti, Raffaele Mantegazza, Ulderico Daniele e gli esperti/e ingaggiati/e da Simpios, organizzati dalla saggia e coraggiosa tenerezza di Antonio Goglio. Sei giorni in cui la creatività e l’innovazione metodologica espresse da Alilò sono state le vere protagoniste in quella ‘casa sul porto’ che è la formazione sulle frontiere. Le menti hanno lavorato intensamente perché i cuori si sono scaldati subito e per tutto il percorso, fino alla standing ovation dell’ultima ora. Prepotente la sorpresa nell’essere accompagnati dentro un cammino prima mai sperimentato e che ora richiama la necessità e soprattutto il desiderio di una ulteriore esplorazione. Dato che sono i viaggi a fare le persone (e non le persone a fare i viaggi…) già si sta pensando al prossimo: appuntamento a Rimini (ma qualcuno ha proposto Chia) nel 2016!
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Parole in Movimento

8 OTTOBRE 2014

Un percorso formativo per dirigenti dell’ASL di Bergamo

Abbiamo stupito e sconcertato 60 dirigenti dell’ASL di Bergamo. Portavano un desiderio inespresso: andare oltre i perimetri definiti da consuetudini e normative ormai irreggibili di fronte a nuova domande sociali e impeti di cambiamento, di ri-trovamento di sé e del senso del lavoro (individuale e collettivo). La stimolo iniziale al percorso formativo non è stata una relazione accademica ma una pluralità di suggestioni con una pluralità di linguaggi (musica, danza, teatro, luci, ombre, parola). Si sono proiettate nell’immaginario collettivo e nel panorama interiore soggettivo cinque parole ‘in movimento’: sconfinare, bellezza, leggerezza, inatteso, corpo/biografia. Così, si è sollecitata la dinamica riflessiva tra l”essere dentro’ e ‘uscire fuori’, chiamando nei workshop a gruppi la necessità del ri-dare senso condiviso e stimolo motivante ad un lavoro che ha radici nella dinamica tra domanda e risposta, tra bisogno e progetto, tra vision e mission. Gli inciampi e le titubanze si sono assottigliate; lo spazio dato alla risignificazione del proprio impegno e dei propri ruoli non è stato sufficiente a contenere la febbre del comunicare, insolitamente orientata dal logo all’eros. È stato, quindi, necessario investire in un ‘terzo tempo’ per co-costruire un nuovo pontile, perché ri-partire è necessario.
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Professioni educative e sociali: trasgredire con-fini per aprire con-fronti

13 MARZO 2014

Una giornata formativa organizzata dal Tavolo provinciale ‘Intrecci di sguardi’ con la nostra collaborazione

Operatori e operatrici delle professioni sociali – chiamate, come ogni anno, dal Tavolo provinciale (Provincia, ASL, Università, CSV, Confcooperative, ANEP) ‘Intreccio di sguardi’ – si sono confrontati/e con uno stimolo iniziale che, rompendo un setting formativo consolidato, ha proposto una riflessione sul cambiamento, attraverso una plurale performance, utilizzando linguaggi diversi (arte, musica, teatro, danza, parola…). Rappresentando cinque parole chiave (sconfinare, leggerezza, bellezza, inatteso, corpo/biografia) si è aperto uno spazio di confronto (in gruppi guidati da conduttori/conduttrici esterni ad Alilò)  rispetto alle difficoltà e alle attese di cambiamento, di ri-significazione dei ruoli professionali, di nuove consapevolezze con le quali agire ruoli di mediazione e coniugazione tra domanda sociale, di servizi e loro organizzazione. L’oltre da fantasma è diventato possibilità di innovazione, personale e collettiva.
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BEllamente FEliCi: il SoGno EDUCativo?

10 FEBBRAIO 2014

Primo modulo del percorso formativo per genitori dell’Associazione 3C di Ponte San Pietro (BG)

Nell’ambito di un percorso indirizzato a verificare la possibilità di un’educazione alla felicità, come Alilò futuro anteriore abbiamo introdotto uno stimolo plurilinguistico (un brano filmico, poesie, immagini artistiche…) e plurimetodologico (brain stroming, discussione in gruppo, dibattito in plenaria), ma anche restituzione da parte del conduttore e della conduttrice.  Si sono così ‘sfidati’ i/le partecipanti a partire da un’esplicitazione del proprio ‘stato di distanza’ dalla felicità. Condizione, questa, per proiettare, senza le ombre della propria incertezza e/o frustrazione, uno sguardo e una responsabilità adulte sui percorsi e i mondi che attendono figli e figlie nel complesso contesto della contemporaneità.
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Alilo Ri-nati nonni domani

16 GENNAIO 2014

Nell’ambito del percorso ‘Il futuro della memoria’ (ARTS) siamo stati chiamati/e a rappresentare la prima realizzazione del nostro gruppo, al quale ha poi suggerito il nome. Presso l’Auditorium di P.zza Libertà a Bergamo è andato in scena uno spettacolo teatrale generato e ri-generato dalla contaminazione dei linguaggi propri della scienza e della scena. Una ricerca sociologica, condotta dall prof.ssa Cristiana Ottaviano (dell’Università di Bergamo), ha valorizzato il soffio di vita e di energia che centinaia di contatti con nonni e nonne bergamaschi/e hanno rivelato; ciò grazie a un affidamento della parola scientifica alla forza dell’eros che l’arte chiama. Come sempre, dopo la rappresentazione si è aperto un significativo confronto con il pubblico presente.