Performance teatrale di 55’ (con 2 attori e 4 attrici) che si presta ad aprire un dibattito aperto al pubblico, con eventuale contributo di esperti/e di legami, generazioni, processi di invecchiamento e nonnità. Un’indagine sociologica ha trovato nella costruzione di una performance teatrale un esito tanto inaspettato quanto efficace, ‘aperto’, evolvente. Si realizza così una feconda convivialità tra metodo scientifico, arti-ficio teatrale, pienezza umana.
Il lavoro sociologico sul campo che ha preceduto la realizzazione della performance ha fatto emergere, soprattutto nella dimensione calda della relazione interpersonale, spaccati di realtà e di emozioni che una ‘classica’ esposizione accademica, da sola, rischierebbe di non poter pienamente com-prendere.
L’evoluzione nel rapporto tra nonni (biologici e non) e nipoti; le nuove forme della relazione educativa tra generazioni, concezioni e vissuti delle famiglie nel tumultuoso mutare dei contesti; l’ambivalente rapporto con i diversi strumenti di comunicazione; dimensioni, consapevolezze e rimozioni dei processi di invecchiamento: sono alcuni dei temi ‘precipitati’ con diversi linguaggi nella performance.
Si realizza, quindi, una modalità innovativa e sperimentale per la restituzione di ciò che dalla ricerca si è appreso, anche come valorizzazione della ricchezza e degli stimoli che l’incontro con questa generazione di nonne e nonni, pronti a ri-nascere con i nipoti, ha regalato.
Con Alfio Campana, Sophie Hames, Clara Luiselli, Laura Mola, Cristiana Ottaviano e Luciano Togni
testi di Cristiana Ottaviano
regia di Paolo dal Canto
Docente di sociologia
Attrice, performer
Insegnante, poeta