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Desiderio&Profezia

15 NOVEMBRE 2022

La nonviolenza: mi sembra una nozione stupenda. Essa è estremamente aristocratica (Gandhi, Russel , Dostojevski): d’origine preevangelica (orientale); tale sua fondamentale aristocraticità è facilmente accepibile dalle masse coscienti: non c’è contraddizione tra la sua elezione e la sua popolarità. La nonviolenza è l’acme ideale di una concezione razionale della realtà. Se ogni forma del pensiero ha bisogno, nell’atto pratico, di una manifestazione concreta e basata quindi sul sentimento e la persuasione, la nonviolenza è l’atteggiamento sentimentale e persuasivo di chi è totalmente fuori da ogni conformismo, di chi si è totalmente “liberato” attraverso gli strumenti della ragione e della cultura.

Pier Paolo Pasolini (Vie Nuove, 4 gennaio 1962)

Hanno sciamato sui bastioni della città (pietre di guerre per identità&potere) 450 api in volo, giardiniere e fornai del polline di futuro, monadi a soglia aperta e slabbrata (tumulto vertiginoso tra il pozzo dentro&fuori e la rete fuori&dentro). Per arrivare qui a sentire parole&musiche non facili da capire e cantare. Per poter mutare ansiosi vagabondaggi in marce convinte, per non cedere al ricatto atroce di una libertà che ti compra per mandarti in guerra, di una rassegnazione alla violenza che si perpetua in privilegi, di un realismo diabolico che uccide desideri di “largo noi”.

Performance avvincente più che mai: musica&canto perfetti per colmare l’imperfezione tra chi suona e chi ascolta, parole&respiri sublimi (=che giungono sotto la soglia più alta) per dare consapevole sostanza a un sogno di pace. Non tutto era già o subito riconosciuto, non tutto era già risuonato o subito intercettato. Ma il ventre delle api si è fatto infine sciame di lucciole nei telefoni ondeggiati nel buio. A dire che l’essere si è fatto comune esserci, per sapere che si può in marcia partire, per dire con adolescente impudenza che “tra uccidere&morire c’è una terza via: vivere”; “donne&uomini insieme, per abitare la Terra in un respiro grato”.

Un riconoscente grazie a Alessandro, Carlo, Cristiana, Daniele, Maurizio, Stefania: l’emozione persevera l’agire

PS: & era un segno commerciale; per noi è il nodo che assicura alla mano il filo dell’a(c)quilone che geolocalizza la speranza delle api

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OpenUp 2022 – “Prima” di Pace e guerra

13 LUGLIO 2022

Tra uccidere e morire c’è una terza via: vivere (C. Wolff)

Dolore solenne, consapevolezza acuta, emozione vaticinante: in principio era la pace gylanica e l’abbraccio; poi -ed ora ancora- patriarchi e guerrieri in ricorrente violenza; alla fine -poete vibranti- sarà umanità che cura pace.
Non solo l’imbrunire lento era magico (la luna piena in incognito ascoltava sotto il palco, cuori di convenuti liocorni anticipavano il ritmo, la pelle accaldata fioriva di brividi pungenti).
Musica avvincente di gesti sonori; parole limpide di donne, assorte, in fiori chiaroscuri. Per addii di sangue e lacrime, fughe di inesausti seminatori, macelli di giovani radici, paure di morte che arrestano la mente, avide monete spremute dai cannoni.
Ma per convinta dolcissima sapienza si scova il pertugio che lascia le tombe per riabbracciare il mare, che diserta lo scannatoio per cercare legami, che coltiva una rosa di gennaio per curare la primavera, che evapora veleni violenti e ne fa pioggia sottile, come un dolore che perde i pugnali, come lo sguardo di una mano che esplora un altro io, come l’abbraccio amicale di un grumo di grazia.
Sul palco, balaustra di pensieri mordenti e moventi: Cristiana assorta veggente (Cassandra & Lilith), Alex profondo canto pluriverso, Carlo di mani ebbrezzanti corde inquiete, Maurizio timoniere a battiti di cuori, Daniela che in agile virtù penetra anime.
Nessuno/a voleva che finisse la sera: avendo provato rabbia e amore, stanchezza e sogno, fragilità dell’essere e potenza di un desiderio portato via come dono da ri-donare: “… donne e uomini insieme a ricordare/ che ciò che più vogliamo, il nostro fine supremo: / stare nella pace. Abitare la terra/ in un respiro grato. Noi ultimi arrivati” ( M. Angela Gualtieri)

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