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Tenerezza e violenza nel maschile a Boltiere (BG)

24 NOVEMBRE 2017

 
Concerto-conferenza per riflettere, attraversando e intrecciando eros e logos, sulla pluralità maschile, tra (in)aspettata tenerezza e (non naturale) violenza.

Giovedì 24 novembre 2017 alle 20:45

Alla vigilia dell giornata internazionale contro la violenza sulle donne Alilò futuro anteriore sarà a Boltiere (Bg) per riflettere sulle maschilità – rigorosamente al plurale – attraverso il concerto-conferenza “Tenerezza e violenza nel maschile“.

Un evento che, incrociando l’esecuzione dal vivo di brani musicali (soprattutto di cantautori italiani, in particolare Fabrizio De André) e la lettura di testi letterari e/o scientifici, vuole proporsi, in raffinato equilibrio tra eros e logos, come occasione di incontro e rislessione sulla pluriversità dell’universo maschile, per aumentare la consapevolezza dei maschi sulle proprie responsabilità rispetto alla violenza di genere, senza dimenticare quelle capacità, spesso celate (e/o negate, ma pur sempre sottilmente presenti), di tenerezza.

Ci troverete (e noi speriamo di trovare tutte, ma soprattutto tutti voi) venerdì 24 novembre alle ore 20:45, presso l’Auditorium comunale di Boltiere (Bg).

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“Attraversamenti delle maschilità” Tra cura, corpi e pratiche

19 OTTOBRE 2017

Meeting Internazionale e performance “Tenerezza e violenza nel maschile” presso l’Università degli Studi di Bergamo. Per riflettere, indagare, sondare le maschilità. Tra trasformazioni, egemonie e subordinazioni

Aria stimolante in accademia (vendemmie di passioni in un grido d’estate in UniBg):  strepitoso (sveglia consapevolezze, accoglie comunità di frontiera, riconosce coraggiose esplorazioni, genera un oltre di rete e di approdi) convegno internazionale. “Attraversamenti delle maschilità” .Approda qui ed ora il fervore, anche aliloista, dello “studio 6” di S. Agostino (appassionata enclave di ricerca, abitata da 3 donne di aspirazione/ispirazione gilanica, sulla frontiera tra città e contado). Trasforma un possibile rito in un desiderio di libertà che – anche dolorosamente – scuote, responsabilizza, ingaggia in un gioco che non ha spettatori o guardiani, perché tutti/e sono in campo senza cancelli.

Dubbi intrepidi: la crisi giustifica trasformazioni conservative? Eredità culturali e diversi contesti socio-economici sbriciolano muri ostruenti il vero? Come vino nuovo imprigionato in vecchie botti, antiche subordinazioni si perpetuano sotto vesti griffate dall’insapido  politically correct?

Ma anche trepidi scatti: intersezioni che svelano, ruoli generativi che si manifestano, fratture di contesti scovati dagli occhi di bue di giovani indaganti.

E ancora: orme necessarie per mappe inedite, che diano passo certo a chi investiga il pensiero, a chi cerca le stelle , a chi offre/ soffre il cambiamento, a chi tesse speranza oltre la riparazione e la sconfitta.

Alimentazione reciproca tra il pulsare della vita di uomini e donne e lo sguardo plurimo e condiviso di menti, cuori, corpi. Per una pluralità avvenente e possibile del maschile, che  nella sabbia dei calzari e nello sguardo all’orizzonte ricompone con la assorta leggerezza del femminile irrinunciabili diversità di storie narrate, ricchezze di generi in viaggio, uguali dignità da condividere nell’ impegno per/nel mondo con/per tutti/e. L’irregolarità irriga.

Ci hanno attraversato simboli ed astri, emozioni e paradigmi, volontà e desideri: primo terrazzamento di vitigni nuovi che guardano il mare senza dimenticare la collina: non c’è diavolo notturno, ma cura aperta per il lavoro dell’alba (sogni resilienti e mani già operose).

Senza dimenticare mai la tenerezza che risuona ogni volta – musica, canzoni, poetry- che l’ebbrezza dell’eros dà respiro e sangue alla perspicacia del logos. Nel chiostro antico memorie nuove sulla soglia della notte, per riprendere nel giorno la vibrazione crescente di un nuovo insieme. L’oltre non è solo il dopo.

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Identità dialoganti: oltre stereotipi e pregiudizi

8 APRILE 2017

Incontro con gli e le studenti dell’Istituto agrario Pastori di Brescia su costruzione delle maschilità, oltre i modelli sociali di genere

Alilò futuro anteriore, in collaborazione con Consultorio Familiare Onlus e Istituto agrario Pastori di Brescia sarà presente all’incontro, riservato alle e agli studenti dell’Istituto, sul tema della costruzione delle maschilità durante l’adolescenza, per superare stereotipi e pregiudizi.

Ospiti della giornata saranno il prof. Giuseppe Burgio (Università Kore di Enna) – autore di “Adolescenza e violenza: il bullismo omofobico come formazione alla maschilità” (ed. Mimesis) – e la dott.ssa Adelaide Baldo (psicoterapeuta) – autrice di “Per amore e desiderio. Lettera all’uomo che sarai” (Liberedizioni).

A coordinare gli interventi Rosangela Comini, presidente del Consultorio Familiare Onlus.

Un’occasione importante a cui collaboriamo con piacere ed interesse perché siamo convint* che i luoghi dell’educazione possano essere avaposti importanti per scuotere le coscienze ed interrogare l’ordine socioculturale e simbolico in cui viviamo, il quale – ancora – riproduce dinamiche di potere basate sulla disparità tra i generi, ostacolando la crescita armonica e il ben-essere non solo delle ragazze, ma anche dei ragazzi.
Ché di maschilità non ce n’è una sola. E di nuovi ed altri modelli abbiamo urgente bisogno. Per tutt*.

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Tenerezza e violenza: anche a Gussago si è portato…

11 MARZO 2017

In un villaggio di vigne e operai, la sera evita curve e pali; si apposta sul sagrato di pietra, spia musici in prova, ritratti sinceri di donna che (si) cita sui muri, parole anestetiche in backstage esistenziale.
Ma poi lei (la sera del LOTTO MARZO) arieggia la chiesa senza vecchi riti; posa, con intenzione, sulle sedie in attesa delle tracce diurne di anime a testa alta in mille piazze. Solo musica, racconto e poesia accederanno qui, ora, dopo che legami complici e apprensivi hanno abitato per un attimo l’introibo.
Artemisia disegna un no alla vendetta: la spada di donna stacca la testa dal cuore del prigioniero cieco e sciocco, per invertire la storia e pacificare il potere; solo mani di donne ed uomini insieme puliscano il cielo e rivoltino la terra, riconnettano l’eros con il logos, rigenerino la forza con la tenerezza, il coraggio con la fragilità, il pensiero con l’emozione.

E quando tamburo e chitarra, violino e voce, narrano di abissi e dilemmi,  cantano  timidi varchi e  trepidanti speranze, la spirale del vento ondeggia e accoglie. Da spighe a ginestre, prende nome e parola da una fata consapevole come un pensiero riemerso (Cri), e intanto si lascia prendere la mano da musici lesti come acrobati lievitanti. Silenziosa esplode nei mille pensieri diversi di chi ascolta e applaude, si affida a simboli che e-vocano  speranza per tutt* lì presenti, rapit* a pensarsi pontili gentili per nuovi approdi e inattese partenze.
Anche il vento aggrotta le ciglia e poi distende lo sguardo, riporta via una brezza di luce che prima non c’era o dormiva.

E per questa (in)consapevole pienezza nessuno/a voleva che il concerto finisse ma insieme si è usciti/e a seguire al buio il vento che da lì sembrava sorto per andare oltre.

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“Tenerezza e violenza nel maschile” a Gussago (Bs)

8 MARZO 2017

Concerto-conferenza per riflettere, attraversando e intrecciando eros e logos, sulla pluralità maschile, tra (in)aspettata tenerezza e (non naturale) violenza.

Nella giornata dedicata alle donne Alilò futuro anteriore sarà a Gussago (Bs) per riflettere sulle maschilità – rigorosamente al plurale – attraverso il concerto-conferenza “Tenerezza e violenza nel maschile“.

Un evento che, incrociando l’esecuzione dal vivo di brani musicali (soprattutto di cantautori italiani, in particolare Fabrizio De André) e la lettura di testi letterari e/o scientifici, vuole proporsi, in raffinato equilibrio tra eros e logos, come occasione di incontro e rislessione sulla pluriversità dell’universo maschile, per aumentare la consapevolezza dei maschi sulle proprie responsabilità rispetto alla violenza di genere, senza dimenticare quelle capacità, spesso celate (e/o negate, ma pur sempre sottilmente presenti), di tenerezza.
Ci troverete (e noi speriamo di trovare tutte, ma soprattutto tutti voi) mercoledì 08 marzo alle ore 20:45, presso la Chiesa San Lorenzo (p.zza San Lorenzo).

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“Tenerezza e violenza nel maschile” arriva a Brescia

8 NOVEMBRE 2016

Concerto-conferenza per riflettere, attraversando e intrecciando eros e logos, sulla pluralità maschile, tra (in)aspettata tenerezza e (non naturale) violenza. Martedì 08 novembre 2016 ore 20:30 / Cinema Nuovo Eden (Via Nino Bixio, 9), Brescia

Nel mese dedicato alla violenza sulle donne, e dopo il debutto bergamasco di martedì 25 ottobre, Alilò arriva a Brescia per performare e presentare, nelle sue tipiche forme e modalità, il concerto-conferenza “Tenerezza e violenza nel maschile“. Un evento che, incrociando l’esecuzione dal vivo di brani musicali (soprattutto di cantautori italiani, in particolare Fabrizio De André) e la lettura di testi letterari e/o scientifici, vuole proporsi, in raffinato equilibrio tra eros e logos, come occasione di incontro e riflessione sulla pluriversità dell’universo maschile, per aumentare la consapevolezza dei maschi sulle proprie responsabilità rispetto alla violenza di genere, senza dimenticare quelle capacità, spesso celate (e/o negate, ma pur sempre sottilmente presenti), di tenerezza. Al termine del concerto Aldo Braga (Cerchio degli uomini) introdurrà e coordinerà il dibattito con il pubblico. Ci troverete (e noi speriamo di trovare tutte, ma soprattutto tutti voi) martedì 08 novembre alle ore 20:30, presso il Cinema Nuovo Eden (via Nino Bixio, 9).
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25 ottobre 2016: “Tenerezza e violenza nel maschile”

26 OTTOBRE 2016

(in)canto (in?)consapevole dell’uomo plurale: l’eros seduce il logos. Festa e-motiva e pensosa per generi non soli.

Auditorium di Piazza Libertà (spazio storico dell’agorà culturale e sociale della città), ore 20.30 di martedì 25 ottobre. 250 persone (uomini, donne, giovani e adulti/e, mondi diversi e diversità di mondi) si siedono – curiosità, nostalgie, sentimenti inevasi e domande irreparabili, sguardi dentro e oltre sé e il tempo che prende e dà – mentre Mia Martini ricorda chi sono gli uomini… e un vicesindaco si svela, convinto che controllo non elimina violenze, che nuova cultura è antidoto ad antichi soprusi. I cuori aspettano le prime note per incominciare e continuare a suggere vibrazioni stimolanti da canzoni e musicisti, da narrazioni poetiche e affondi scientifici, dalla voce di Cristiana (per tutti/e è di donna la voce primigenia che dal ventre ci accoglie) in scena e da attenti silenzi in sala. Intensità finalmente offerte e tensioni in-fine auguranti, udite ad occhi socchiusi per riprendere – nella saliente consapevolezza che solo insieme si cambia, cresce, gioisce – il sussurro (fragile, indistinto, ma presente) di uno scarto del passo dell’umanità in cammino, dal binario dell’ineluttabilità “naturale” e della immutabilità “razionale” che ingabbia in prigioni insondabili le relazioni tra uomini e donne. Consapevolezza dell’argilla e della celata, fremito sonoro della tenerezza che la fragilità scioglie e af-fratella/as-sorella le due metà della melagrana e del cielo. E storie terribili e magiche, insinuanti e dubbiose nelle canzoni (De André, ma anche Dalla, Lolli, Guccini, Testa, Gaber…) in raffinate esecuzioni. E storie terribili e magiche, ficcanti e tenere nelle narrazioni di sé e dell’alterità com-presa dall’amore (Pasolini, Bertolucci, Omero, Ossorio…), e testi e con-testi sollevati dal pensiero che mai si ferma (Ciccone, Murgia, Cavarero…) – per potere uscire nella notte che bagna e promette tregua; almeno un po’ più riconoscibili gli uni alle altre, le une agli altri, perché senza più paura a sentirsi indifesi/e rispetto alla passione che da forza e tenerezza, da verità e bellezza, è generata. Sarà un autunno di impegno, per gemme nuove sul vecchio tronco. Alilò, tra futuro anteriore e futuro interiore, canta per cantare insieme canzoni non ancora scritte. Ore 23: ci attardiamo tutti/e nel foyer: saremo, emozionati/e, pronti/e a cantare, voci diverse, in coro, in libertà. Se ti tagliassero a pezzetti…
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“Tenerezza e violenza nel maschile”, concerto-conferenza all’Auditorium di Bergamo

25 OTTOBRE 2016

Concerto-conferenza per riflettere, attraversando e intrecciando eros e logos, sul maschile, tra tenerezza e violenza. Martedì 25 ottobre 2016 ore 20:30 / Auditoruim di P.zza Libertà, Bergamo.

A un mese esatto dalla giornata mondiale contro la violenza sulle donne e raccogliendo l’appello pubblicato sul blog la 27esima ora a cura dell’Associazione nazionale Maschile Plurale, Alilò futuro anteriore, in collaborazione con il Centro Aiuto Donna di Bergamo, l’associazione Offroad e l’associazione L’Ombelico Onlus, presentano un concerto-conferenza dal titolo “Tenerezza e violenza nel maschile“. Un progetto artistico-culturale nuovo, costruito con musicisti professionisti che, in un’alternanza di canzoni (prevalentemente di Fabrizio de André e di altri cantautori italiani) e testi letterari e/o scientifici, vuole proporre un’occasione di incontro e riflessione sulla pluriversità dell’universo maschile. Un invito aperto a tutte e tutti; con una particolare attenzione ai maschi; affinché possano non solo accrescere la consapevolezza circa le proprie responsabilità rispetto alla violenza di genere, ma affinché possano anche scoprire la libertà di sperimentare inedite (troppo spesso sottaciute o negate) possibilità di tenerezza. Al termine del concerto Stefano Ciccone (presidente dell’Associazione e rete nazionale Maschile Plurale) introdurrà e coordinerà il dibattito con il pubblico. Qui trovate il link alla pagina #primadellaviolenza, creata in occasione dell’appello lanciato a giugno dall’Associazione e rete nazionale Maschile Plurale.