34 operatori/trici sanitari/e impegnati/e professionalmente ad una lotta decisiva contro le infezioni che si sviluppano nelle strutture sanitarie: a Bergamo in Università hanno partecipato ad un percorso formativo dove i temi centrali non sono state le resistenze dell’ultimo antibiotico scoperto o i protocolli dell’OMS ma i processi di innovazione della comunicazione, di integrazione tra competenze, ruoli professionali, di consapevolezza delle evoluzioni dei contesti culturali e sociali in cui si sviluppa la loro attività, il sostegno alla motivazione che genera cambiamento, la scoperta che senza nuovi linguaggi e senza prassi inedite la lotta ai bacilli è vana, anche con i tremendi tecnologici in possesso. Alilò futuro anteriore ha progettato, invisibile e forte, questo percorso commissionato da Simpios (Società Italiana Multidisciplinare…) in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Umane e Sociali dell’Università di Bergamo. Con Greta e Vanni hanno pennellato tracce Cristiana, Mauro, Luigia, Serena, Emiliana. Complici alcuni/e docenti universitari di solida tensione umana (Ivo Lizzola, Paride Braibanti, Raffaele Mantegazza, Ulderico Daniele e gli esperti/e ingaggiati/e da Simpios, organizzati dalla saggia e coraggiosa tenerezza di Antonio Goglio.
Sei giorni in cui la creatività e l’innovazione metodologica espresse da Alilò sono state le vere protagoniste in quella ‘casa sul porto’ che è la formazione sulle frontiere. Le menti hanno lavorato intensamente perché i cuori si sono scaldati subito e per tutto il percorso, fino alla standing ovation dell’ultima ora.
Prepotente la sorpresa nell’essere accompagnati dentro un cammino prima mai sperimentato e che ora richiama la necessità e soprattutto il desiderio di una ulteriore esplorazione.
Dato che sono i viaggi a fare le persone (e non le persone a fare i viaggi…) già si sta pensando al prossimo: appuntamento a Rimini (ma qualcuno ha proposto Chia) nel 2016!